William F. Sharpe, uno dei massimi economisti viventi e premio Nobel, è nato il 16 giugno 1934 a Boston, nel Massachusetts. La sua carriera accademica è molto ricca. Si laurea a soli ventuno anni presso la UCLA, ossia l’Università di California a Los Angeles. La sua brillante intelligenza e la sua capacità di analisi, sempre molto lucida e puntuale, lo fanno subito apprezare anche all’interno delle grandi compagnie. Stabilisce quindi un rapporto privilegiato con la Rand Corporation, per la quale sviluppa un ventaglio impressionante di studi e di ricerche, che vanno dalla teoria dei giochi, settore prettamente matematico, all’informatica, fino all’economia applicata.Nel frattmepo, non trascura lo studio individuale volto […]
Archivi Giornalieri: 30/08/2009
La storia delle idee
La storia delle idee e la storia delle azioni corrono su binari paralleli che raramente si incontrano, restituire un'anima alla politica significa restituirle la forza delle idee, liberarla da quel preoccupante abbraccio con le lobbies economico finanziarie che, palesatosi dalla fine degli anni 80, ha portato in breve il sistema politico italiano alla tragica Caporetto di Tangentopoli, e alle disfatte odierne. Compito degli intellettuali è quello di individuare i nessi tra economia ed etica, di mediare tra il darwinismo sociale del laissez faire e il totalitarismo politico sociale dello stato, tenuto conto del fatto che comunque uno stato sano non sarà mai uno stato minimo. Una società non può esistere senza che vi si inserisca in qualche punto in freno della volontà e degli appetiti sfrenati. Occorre tornare alla guida delle idee, abbandonare i tecnicismi tattici della politica odierna, riappropriarsi della capacità progettuale che fu una delle risorse d'eccellenza della cosiddetta Prima Repubblica.