Alviano (TR), 1455 – Bergamo, 1515Proprio nel momento della massima decadenza del suo casato, imparentato con le massime stirpi nobiliari dell’epoca, nel 1455 nacque nel castello della famiglia Liviani, ad Alviano. La madre, Isabella Degli Atti, morì nel darlo alla luce ed il piccolo venne affidato alle cure della zia, Milia Monaldeschi. Destinato alla carriera ecclesiastica, seguì invece l’indirizzo scolastico umanistico a Todi sotto la guida di Antonio Pacini, successivamente preferì la scuola delle armi con Napoleone Orsini.A 14 anni era già al fianco del suo maestro, quando Federico da Montefeltro venne sconfitto a Rimini. Nel 1473, appena diciottenne, si batté nei pressi di Orvieto, contro lo zio Raniero […]
Archivi Giornalieri: 25/12/2009
La storia delle idee
La storia delle idee e la storia delle azioni corrono su binari paralleli che raramente si incontrano, restituire un'anima alla politica significa restituirle la forza delle idee, liberarla da quel preoccupante abbraccio con le lobbies economico finanziarie che, palesatosi dalla fine degli anni 80, ha portato in breve il sistema politico italiano alla tragica Caporetto di Tangentopoli, e alle disfatte odierne. Compito degli intellettuali è quello di individuare i nessi tra economia ed etica, di mediare tra il darwinismo sociale del laissez faire e il totalitarismo politico sociale dello stato, tenuto conto del fatto che comunque uno stato sano non sarà mai uno stato minimo. Una società non può esistere senza che vi si inserisca in qualche punto in freno della volontà e degli appetiti sfrenati. Occorre tornare alla guida delle idee, abbandonare i tecnicismi tattici della politica odierna, riappropriarsi della capacità progettuale che fu una delle risorse d'eccellenza della cosiddetta Prima Repubblica.