Ormai fare polemica su queste questioni è diventata una faccenda praticamente ignobile, nel senso che siamo arrivati al punto in cui parlare male della classe dirigente, di presunta destra o presunta sinistra, è come sparare sulla Croce Rossa, tanto e tale è il livello di disinteresse che ormai si dimostra verso la cosa e l’interesse pubblici. Sia chiaro che se non si trattasse di disinteresse, in alternativa potrebbe essere la conseguenza di una diffusa epidemia di ischemie cerebrali o di una improvvisa deficienza cerebrale di natura opportunistica. E quindi, diamo inizio alle danze, …. lo scempio delle esigue, seppure pregevolissime, risorse paesaggistiche continua, in un gioco al massacro che […]
Archivi Giornalieri: 29/07/2010
La storia delle idee
La storia delle idee e la storia delle azioni corrono su binari paralleli che raramente si incontrano, restituire un'anima alla politica significa restituirle la forza delle idee, liberarla da quel preoccupante abbraccio con le lobbies economico finanziarie che, palesatosi dalla fine degli anni 80, ha portato in breve il sistema politico italiano alla tragica Caporetto di Tangentopoli, e alle disfatte odierne. Compito degli intellettuali è quello di individuare i nessi tra economia ed etica, di mediare tra il darwinismo sociale del laissez faire e il totalitarismo politico sociale dello stato, tenuto conto del fatto che comunque uno stato sano non sarà mai uno stato minimo. Una società non può esistere senza che vi si inserisca in qualche punto in freno della volontà e degli appetiti sfrenati. Occorre tornare alla guida delle idee, abbandonare i tecnicismi tattici della politica odierna, riappropriarsi della capacità progettuale che fu una delle risorse d'eccellenza della cosiddetta Prima Repubblica.