La Costituente in solenne seduta approva la Carta della Repubblica Roma, 22 dicembre. (La Stampa, 22.12.1947 – da: https://groups.google.com/forum/#!topic/deportatimaipiu/0nAl9e56HaE) Alle 18,80 la campana di Montecitorio suonando a distesa ha annunciato ai romani che l’Assemblea Costituente aveva approvato il testo definitivo della nuova carta costituzionale. Le ultime battute polemiche per concordare i particolari di dettaglio avevano trattenuto i deputati in seduta antimeridiana sino alle ore 14,30 ed il maggior calore era stato infuso al dibattito proprio dalla richiesta avanzata in extremis dall’on. La Pira che la costituzione iniziasse Invocando il nome di Dio. Le sinistre sollevarono violente opposizioni, anche perché il tempo massimo per presentare emendamenti era scaduto. Solo l’intervento dell’on. […]
Archivi Giornalieri: 22/12/2013
La storia delle idee
La storia delle idee e la storia delle azioni corrono su binari paralleli che raramente si incontrano, restituire un'anima alla politica significa restituirle la forza delle idee, liberarla da quel preoccupante abbraccio con le lobbies economico finanziarie che, palesatosi dalla fine degli anni 80, ha portato in breve il sistema politico italiano alla tragica Caporetto di Tangentopoli, e alle disfatte odierne. Compito degli intellettuali è quello di individuare i nessi tra economia ed etica, di mediare tra il darwinismo sociale del laissez faire e il totalitarismo politico sociale dello stato, tenuto conto del fatto che comunque uno stato sano non sarà mai uno stato minimo. Una società non può esistere senza che vi si inserisca in qualche punto in freno della volontà e degli appetiti sfrenati. Occorre tornare alla guida delle idee, abbandonare i tecnicismi tattici della politica odierna, riappropriarsi della capacità progettuale che fu una delle risorse d'eccellenza della cosiddetta Prima Repubblica.