(Tommaso Di Francesco, Il Manifesto 30.10.2016) Allucinante Matteo Renzi. Allucinante Paolo Gentiloni. Ieri notte era all’ordine del giorno dell’Assemblea generale dell’Onu un voto davvero importante: una risoluzione perché dal 2017 partano i negoziati per un Trattato internazionale che vieti le armi nucleari.
(Da: www.lavocedeltrentino.it) Anna Bono, docente di Storia e Istituzioni dell’Africa all’Università di Torino, conoscendo a fondo la materia, ribalta un bel gruzzolo di luoghi comuni. Al giornalista Marco Dozio in un’intervista molto interessante, spiega che chi sbarca o viene traghettato sulle nostre coste, arrivando prevalentemente dall’Africa subsahariana, per la stragrande maggioranza dei casi non è un profugo. E nemmeno un povero in fuga dalla fame. Ma un giovane maschio, spesso appartenente al ceto medio, che non scappa da guerre o persecuzioni. “La maggior parte di chi lascia l’Africa subsahariana per l’Europa non scappa né dalla guerra né dalla povertà estrema”.
Abbiamo il dovere di accoglierli perché lo sconquasso in quei paesi lo abbiamo causato noi occidentali fomentando, finanziando e sostenendo militarmente quelle rivolte, chiamate eufemisticamente “primavere arabe”, che hanno gettato nel caos e nella guerra civile nazioni una volta stabili.
Il modus operandi è ormai quello di un seriale. Ovvero, prima si registra un insuccesso, quando non un disastro, quindi una associazione più o meno vicina alla maggioranza di governo di turno convoca una sorta di “stati generali”.
In analogia a quanto immaginato da Lang, nel 2026 un gruppo di ricchi industriali governa la città di Metropolis (il mondo) … e costringe al continuo lavoro una classe di uomini operai relegata nel sottosuolo cittadino (gli ex Stati v a s s a l l i secondo logiche di sfruttamento). Un nuovo ordine mondiale o un ricorso storico?