Gen. B. (RIS) Aldebrano Micheli, 2017 © L’ultimo corso allievi operai si è svolto nel 1985, quando furono assunte 16 unità lavorative, poi il nulla. La fabbrica sta estinguendosi e sta perdendo l’immenso patrimonio di capacità lavorativa, di conoscenza, di esperienza e di nozioni apprese in 142 anni di storia e di lavoro.
In riferimento a un recente articolo relativo all’ex Règia Fabbrica d’Armi di Terni, nel quale, in risposta a una proposta di interpellanza parlamentare presentata dal nostro centro studi circa le potenzialità della Fabbrica D’Armi, la sua utilità dal punto di vista occupazionale, della produzione di manufatti non necessariamente bellici, di creazione di indotto qualificato, di valido supporto ad indagini balistiche forensi e contribuzione altamente qualificata nel mantenimento del patrimonio storico di armi, nonché di esercizio della funzione calmieratrice del mercato, ecc. cosa risponde il Ministero della Difesa:
(Di Antonio Muffari, 2017 ©) Non si fa che parlare, da mesi, dello ius soli, in latino “diritto del suolo” è un’espressione giuridica che indica l’acquisizione della cittadinanza di un dato Paese come conseguenza del fatto giuridico di essere nati sul suo territorio indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori. Esso contrappone allo ius sanguinis, o “diritto del sangue”, che indica invece la trasmissione alla prole della cittadinanza del genitore[1].
GLI ANTEFATTI Berlino, Dicembre 1938; nell’istituto Kaiser Wilhelm Otto Hahan scoprì quello che ben presto venne chiamato “processo di fissione” (decadimento spontaneo o indotto di nuclei di elementi pesanti come Uranio 235 o Plutonio 239 con enorme rilascio di energia) e dopo soltanto un mese che Hahan ebbe descritto i propri esperimenti, i fisici di tutto il mondo cominciarono a chiedersi se fosse stato possibile mettere a punto una bomba atomica.
Nel 2010, documentava la Banca Mondiale, la Libia registrava in Africa i più alti indicatori di sviluppo umano, con un reddito pro capite medio alto, l’accesso universale all’istruzione primaria e secondaria e del 46 % alla terziaria. Vi trovavano lavoro circa due milioni di immigrati africani.