LA RÈGIA FABBRICA D’ARMI DI TERNI DALLE ORIGINI ALLA PRIMA GUERRA MONDIALE

(Aldebrano Micheli) Nel suo lungo cammino lo stabilimento ternano ha conosciuto periodi difficili come quando, nei due dopoguerra, governi scriteriati avrebbero voluto chiuderla; il superamento di questi ostacoli è costato sacrificio, abnegazione e, purtroppo, anche qualche vittima. Oggi ci risiamo, la situazione corrente della ex Règia fabbrica d’Armi di Terni è un po’ inquietante, l’età media delle maestranze è di 56 anni, l’ultimo corso allievi operai è del 1985, quando furono assunti 16 operai, il personale va in quiescenza per limiti di età e non viene sostituito. Si perde know how, come si dice oggi, cioè conoscenza, e questo è gravissimo. Di questo passo, in pochissimi anni, l’opificio chiuderà per […]

TERNI. LA PASSERELLA CHE NON DEVE DURARE, I MACCHINARI DIMENTICATI E UNA CITTÀ IRRICONOSCENTE VERSO ALTEROCCA.

(Sergio Dotto) Prosegue la demolizione del patrimonio di archeologia industriale umbro, per fare posto, in quasi tutta la regione, a condomini e centri commerciali. Si tratta di un modello di sviluppo suicida. Una volta chiuse le grandi fabbriche regionali, come l’AST, resterà un deserto di cemento utilizzabile solo per girare film da Bronx, un paesaggio urbano anonimo e un po’ deantropizzato a causa dei naturali esodi lavorativi, che non potrà più parlare della storia etnografica di un territorio e di un popolo. Non che al resto del patrimonio culturale vada meglio. Basti pensare al rudere di Colle dell’Oro, fino a pochi anni fa un bellissimo edificio, già sede del primo orto botanico dei […]

Il Centro Studi ha chiesto l’avvio del procedimento per la dichiarazione di interesse per la passerella Telfer dell’ex elettrochimico di Papigno (TR)

Il Centro Studi Maltti, a firma del Vice Presidente Sergio Dotto e del Direttore, Danilo Stentella, ha chiesto l’avvio del procedimento, ai sensi del D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, artt. 2 e 10, c. 3, 13 e 14, per la dichiarazione di interesse culturale per la passerella Telfer dell’ex elettrochimico di Papigno (TR), compresi tutti gli annessi ancora esistenti. Il provvedimento si è reso urgente a causa della ferma volontà dell’amministrazione comunale di Terni di smantellare il manufatto, con una spesa non proprio esigua di circa 400.000 euro, piuttosto che impiegare risorse finanziarie per la messa in sicurezza mediante la sostituzione degli elementi strutturali deteriorati, come fanno i […]