Il ministro Scaiola, sospettato di avere acquistato un appartamento a Roma con denaro dell’imprenditore Diego Anemone, nell’ambito di una brutta storia che ruota attorno all’inchiesta sul G8, pur ritenendo di essere “sottoposto di fatto a un vero e proprio processo mediatico che si basa su dichiarazioni rese da terzi il cui contenuto” gli sarebbe risultato “ignoto” (Cfr. La Repubblica, 03/05/2010), oggi si è dimesso dichiarando: “Se dovessi acclarare che la mia abitazione fosse stata pagata da altri senza saperne io il motivo, il tornaconto e l’interesse, i miei legali eserciterebbero le azioni necessarie per l’annullamento del contratto” (?) (Cfr. La Repubblica, 04/05/2010).
Per approfondimenti ragionati e …. umoristici:
Sergio Dotto: La lezione del professor Marcellini
– Elenco parlamentari Indagati, condannati, arrestati, inquisiti, patteggiati, prescritti…